
Si chiama CulturAma e significa
è un po’ che non ci vediamo,
dimmi quello che pensi
fammi leggere quello che hai scritto
anche se non ti piace
anche se non mi piace
ma ci piace che tu scriva e io legga
e che un altro magari capisca
anche se capisce altro da quello che hai scritto e da quello che ho letto
perché danziamo sulla fune delle parole sospesi altissimi
senza rete sull’equivoco e sul silenzio
e questo continuo fraintenderci è la cosa più bella e sicura che ci possa capitare,
perché non dobbiamo per forza trovarci d’accordo, ma essere d’accordo nel cercarci.
CulturAma significa mi piace che il mio nome sia nella tua bocca
e sentirlo chiamare dalla tua voce
e mi piace dire il tuo nome
e sapere che la mia voce ti raggiunge
e che le parole – ogni parola scritta e detta da sempre – siano per le persone.
Questa è la nostra idea di Cultura.
Cosa dicono di noi
“Da Laura Tassi ho imparato il senso della battuta, del ritmo e a dividere una storia in atti”
William Shakespeare
“Grazie a Mario D’Avino ho affrontato il set di Minority Report con un’intensità straordinaria!”
Tom Cruise
“Con Giovani Covini ho scoperto l’importanza di avere un pensiero per ogni inquadratura”
Steven Spielberg