CORSO BASE
Info in breve
NUMERO INCONTRI: 10
DURATA LEZIONE: 2 ore
QUANDO: dal 15 marzo al 24 maggio 2021 – dalle 20:30 alle 22:30

Giovanni Covini
SEGUICI
PROGRAMMA DEL CORSO
Il Corso di base di Sceneggiatura è aperto a tutti. A chi non ha mai scritto una parola, a chi non conosce la differenza tra sceneggiatura e scenografia. A chi vorrebbe scrivere e a chi vorrebbe semplicemente capire meglio cosa vede quando guarda un film. Ma è anche un possibile ripasso per chi scrive da tempo ma non è mai andato a fondo a certi aspetti.
Sì, perché il nostro senso di intendere un corso base è che parlare ai principianti significa parlare del principio delle cose. Dare i fondamentali significa dare le fondamenta su cui costruire le storie. Principi e fondamenti sono la radice delle cose, da cui partire e a cui di volta in volta tornare.
In questo corso non si scrive nemmeno una parola. Si fa un viaggio nella logica che precede e nutre ogni racconto. In sintesi affronteremo le seguenti tappe:
- Che cos’è una Storia
- Come e perché una Storia ha una struttura
- Che cos’è un Personaggio e cosa ci fa in una Storia
- Com’è il mondo interno del Personaggio
- Come si vede tutto questo in una scena
- Come si vede tutto questo in un’immagine
Gli altri corsi con Giovanni Covini
DIMMI DI TE (E TI DIRÒ CHI SEI)
Si tratta di un percorso molto operativo: i partecipanti avranno moltissimo lavoro da fare – in forma di scrittura – ma non dovranno fare nulla al di fuori del tempo degli incontri. Le fasi sono molto scandite e chiare e ci condurranno dal raccontare noi stessi al raccontare una storia.
IL CANTIERE DELLE IDENTITÀ
Un percorso nel cinema che racconta l’io e la sua costruzione difficile. Personaggi, circostanze, svolte narrative, punti di vista: tutto serve a noi che guardiamo per sentire noi stessi e scoprirci sempre meglio, nonostante questo non comporti sempre delle buone notizie. Ma a decidere se una notizia è buona o meno siamo comunque noi. Con il nostro sguardo. Sarà ciò che proveremo ad allenare in queste 5 chiacchierate sul cinema.
SEI GRADI DI SEPARAZIONE
Può un film aiutarci a ragionare sui nostri conflitti?
Può aiutarci a far sintesi delle nostre relazioni contraddittorie e incostanti? Può portarci in quel luogo di noi nel quale un maschio e una femmina sono distinti ma non separati? Possiamo con le storie cogliere l’umanità che li unisce al di là delle differenze?