Ex cava Borima - Civate, Provincia di Lecco

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Indirizzo: 23862 Civate LC, Italia.

Specialità: Punto di riferimento storico.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 10 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 3.1/5.

📌 Posizione di Ex cava Borima

La Ex cava Borima è un punto di riferimento storico situato a 23862 Civate LC, Italia. Questo luogo unico ha ricevuto recensioni entusiaste da parte dei visitatori, con una media di 3.1/5 su 10 recensioni su Google My Business.

La Ex cava Borima è facilmente accessibile alle persone con mobilità ridotta, con un ingresso e un parcheggio accessibili in sedia a rotelle. Queste caratteristiche rendono la visita ancora più agevole e inclusiva per tutti i visitatori.

L'Ex cava Borima è una meta imperdibile per chiunque sia alla ricerca di un'esperienza storica e culturale unica. La sua ubicazione è ideale per chi desidera visitare la zona di Civate LC e i suoi dintorni. Non perdere l'occasione di scoprire questo splendido luogo e di immergerti nella sua ricca storia.

La Ex cava Borima non dispone di un sito web ufficiale, ma ti invitiamo comunque a visitarla e a godere della sua bellezza e del suo fascino storico. Non esitare a contattare il loro team per qualsiasi informazione o chiarimento di cui potresti aver bisogno.

👍 Recensioni di Ex cava Borima

Ex cava Borima - Civate, Provincia di Lecco

Francesco Della Torre

3/5

Sito di estrazione attivo fino agli anni '80 del 1900, allorquando si esaurì la vena di materiale, costituito da Dolomia con ricchi filoni di carbonato di calcio e magnesio cristallino. Il materiale veniva utilizzato per la produzione cosmetica (dentifrici e creme), per quella chimica (fabbricazione di detersivi ad alto potere abrasivo), per quella farmaceutica (paste per pomate) e per quella dell'alimentazione animale (aggiunta al mangime delle galline per contribuire alla regolare formazione del guscio delle uova).
Sono ancora presenti, anche se molto in rovina, le strutture a supporto della cava, quali la sede direttiva, la stazione della teleferica, la tremoggia, i frantoi, i vagli vibranti, i nastri di trasporto e di lavorazione.
L'estrazione avveniva sugli strati alti dell'enorme voragine a cielo aperto, ancora ben visibile; prima i blocchi venivano trivellati, poi si procedeva all'esportazione con l'utilizzo di materiale esplosivo. Dopo una prima grossolana lavorazione (separazione in calibri), il materiale veniva inviato a valle tramite la teleferica e, successivamente, anche attraverso la strada carrozzabile costruita appositamente per garantire l'accesso alla cava in ogni stagione. La fase finale della lavorazione avveniva negli impianti di Valle Oscura, situati alle pendici del Monte Barro.
Per visitare la cava si può partire o da Suello (proprio alla fine di Via Stefanoni) oppure da Civate (località "Il Pozzo"), in entrambi i casi seguendo la carrozzabile sterrata e chiusa al traffico. Giunti al bivio situato all'incirca a metà di tale strada, si prende la carrozzabile sopra citata che, con una decina circa di tornanti, conduce alla cava.
Per gli appassionati di mineraria e di archeologia industriale la visita vale proprio la pena. Assegno però una valutazione bassa perché il luogo è "lasciato andare" e, fra qualche anno, la visita potrebbe anche diventare pericolosa: non intendo quella della cava in sé, quanto invece quella delle strutture di supporto.
Spero quindi che, quanto prima, le Amministrazioni provvedano affinché il luogo venga recuperato, reso sicuro ed "offerto" come luogo di interesse storico ad escursionisti, turisti ed appassionati.

Enrico Sprea

4/5

È una vecchia cava ormai in disuso, anche bella e pulita dove ci si potrebbe fare qualcosa di utile (concerti, manifestazioni). Purtroppo per arrivarci occorre percorrere un impervio sentiero e la cosa non è da tutti. Dal suo interno, sulla destra, parte un agevole sentiero che va verso Sa Pietro al Monte e al Cornizzolo.