IL SALTO DELLA QUARTA… PARETE

CORSO DI RECITAZIONE

Info in breve

INCONTRI: Settimanali

DURATA LEZIONE: 2 ore

QUANDO: Giovedì 20:00-22:00

INIZIOOttobre 2020

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PROGRAMMA DEL CORSO

Il progetto didattico è incentrato sullo stabilire una nuova socialità, diversa dalla consuetudine; relazioni che s’instaurano divertendosi e giocando a fare teatro, liberando e aprendo la propria personalità per mostrare se stessi come bambini davanti a un pubblico.

Il percorso, nella più completa sicurezza e nel rispetto delle norme anti-covid, sarà strutturato con esercizi e giochi teatrali che formeranno l’allievo/a:

• Nella consapevolezza dell’uso dello spazio scenico
• La relazione con i compagni e la coralità del gruppo
• Il piacere di usare l’immaginario
• L’apertura del corpo, nell’organicità del proprio respiro
• Il gusto di divertirsi e lasciarsi guardare da un pubblico.
• La creatività nell’improvvisazione

Il corso sarà guidato da due insegnanti che si alterneranno nelle lezioni, per offrire
all’allieva/o un percorso teatrale unico ma con diversi punti di vista complementari tra loro.

I – Il Training dell’attore e il rilascio delle tensioni fisiche
Condotto da Alessandro Grima

CONTENUTI E FINALITÀ
Lavoro sulla preparazione fisica, emotiva e riscaldamento dell’immaginario:

  • Tecniche di rilassamento delle tensioni fisiche (Chi-Gong, Feldenkrais)
  • Giochi per mettere in relazione gli allievi imparando a guardarsi negli occhi, trovando una complicità umana e divertendosi insieme a costruire delle immagini (l’Impro-stop, lo specchio, i fili della marionetta, l’angelo custode)
  • Apertura dell’immaginario con base musicale togliendo qualsiasi giudizio nelle proposte creative (il viaggio nei mondi immaginari, la suggestione emotiva della musica, l’amorevole presa in giro come se fossimo cartoon, utilizzo di oggetti e spazi immaginari)
  • Esercizi di ascolto, dei compagni e del proprio corpo, attraverso il respiro e il movimento fisico, fondamentale per aprire il corpo, lasciarsi guardare, togliere il giudizio e far arrivare a terzi il proprio mondo interiore.

Il percorso ha come obiettivo quello di preparare l’allievo/a a stare aperto in scena con i compagni e a lasciarsi andare al proprio gusto e divertimento senza il minimo giudizio, propedeutico al lavoro di scene teatrali .

II – Movimento, coralità e qualità
Condotto da Luca Rodella

Il programma verte su due macro argomenti: l’uso dello spazio corale e le qualità del movimento.
Il primo argomento prevede giochi di improvvisazione nello spazio su base musicale.
Le improvvisazioni sono corali e condotte secondo regole precise dei seguenti
schemi spaziali:

  • Frontale: giochi di geometrie in prossemica e forma, in tutto lo spazio, mantenendo sempre i 180° di visione fronte-pubblico.
  • Speculare: a coppie, spazio gestito a 360° ma con linea immaginaria che determina la simmetria dello spazio. Con guida stabilita o condivisa.
  • Cerchio: spazio gestito a 360° con guida stabilita o condivisa.
  • Serpentelli: guida in testa, uso dei canoni del gesto e amplificazione corale.
  • Prisma: spazio gestito a 360°, conduce chi è in testa, trasformazione del gesto, amplificazione e trasposizioni di immaginario.

I vari schemi vengono affrontati tecnicamente separati e poi mescolati sempre di più nelle improvvisazioni, in modo da allenare ascolto, uso della prossemica, variazioni ritmiche, spazio narrativo, coralità.
Il secondo argomento prevede lo studio delle qualità del movimento: ritmo, tono, volume. Attraverso l’esercizio del movimento in ripetizione e in trasformazione in primo luogo si studiano separatamente le tre qualità, e in secondo luogo si mescolano andando a comporre delle sequenze con costante rimando al mondo immaginario.
I due argomenti sono trattati parallelamente e vanno integrandosi col progredire del lavoro.

ACQUISIZIONE DI ABILITÀ SPECIFICHE:

  • Uso intuitivo della prossemica.
  • Ascolto e immediatezza nella composizione corale.
  • Complicità di gruppo e di coppia nella composizione scenica.
  • Trasformazione dell’immaginario a partire dal corpo e dalla relazione col partner di scena.
  • Approccio musicale e ritmico all’improvvisazione.

III – Lavoro sull’improvvisazione portato avanti da entrambi gli insegnanti

  • Acquisire le basi delle tecniche di improvvisazione allo scopo di migliorare la consapevolezza dei propri strumenti espressivi e delle regole fondamentali del palcoscenico.
  • Individuare le proprie potenzialità attorali e capire come iniziare a svilupparle.
  • Riconoscere e praticare gli elementi fondamentali di struttura di una sezione drammaturgica riconoscibile poi anche in una drammaturgia d’autore.

METODOLOGIA

Si lavorerà alla pratica di schemi semplici di improvvisazione che servono a rendere evidenti i meccanismi espressivi di azione e reazione, e ad abituare l’attore a creare velocemente delle circostanze immaginarie teatralmente efficaci sulle coordinate di base del “da dove vengo”, “dove vado”, “chi sono io per lui/lei”, “chi è lui/lei per me”.
Esercitazione utile a sbloccare la propria creatività immediata, a creare l’opposizione che genera il conflitto scenico, ma soprattutto in vista di affrontare nel proprio percorso i testi classici in cui ritrovare gli elementi già testati nella libertà improvvisativa.
Verrà portato il gruppo ad esprimersi attraverso una restituzione finale che sarà il risultato del lavoro compiuto durante l’anno, prendendo spunto da un materiale testuale che possa essere fonte di creatività per esercizi e improvvisazioni.
Il corso avrà come insegnante di riferimento Alessandro Grima che lo guiderà per tutto l’anno con frequenza settimanale di due ore e mezza il giovedì sera e sarà completato e integrato con lezioni spot durante l’anno da Luca Rodella, che sostituirà la lezione settimanale con una lezione nel weekend, la cui data sarà concordata in seguito.

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